L’uomo dal volto estraneo camminava così assente e così stranamente immune verso un’ inesplorata meta, o forse più comune, con un espressione stanca e debole L’uomo dal volto pallido non temeva sguardi ostili dei nemici, era la vittima di se e colpevole della sua brama di avere… Ma dopo un altro sguardo che sulla sua immagine diventava come forma di ossessione, lui si fermò a breve distanza sulla postazione da poter colpire tutta quella gente Prese la sua artiglieria carica e letale dalla sua vecchia valigia e poi mirò senza scrupoli verso uno di loro, il primo di una smisurata fila E poi… sparò… L’uomo dal volto ironico ritornò lungo quella strada senza una fine, camminò senza esitare, e divagò ridendo e ridendo ancora… e dopo un‘altra scarica che diventava svago, come un gioco finto senza una ragione, lui si fermò a breve distanza mirando ancora, ma contro di se E poi… sparò…
autore: mauro cipri